Pattern

Quanto guadagna un vigile del fuoco in Italia, le tabelle dettagliate degli stipendi

Quanto guadagna un vigile del fuoco in Italia, le tabelle dettagliate degli stipendi

Quando guadagna un vigile del fuoco, o comunemente chiamato pompiere, in Italia? Si tratta di una curiosità diffusa (lo testimoniano le migliaia di ricerche giornaliere registrate da Google) sia per puro interesse e curiosità, sia per chi è interessato a intraprendere questa professione. Lo stipendio di un vigile del fuoco, che è a tutti gli effetti un dipendente pubblico, è definito dal contratto collettivo per il comparto Soccorso pubblico, stipulato nel triennio 2019-2021, e presto sarà soggetto a un aumento con il rinnovo per il triennio 2022-2024, che diverrà effettivo con colpevole ritardo presumibilmente entro la fine dell'anno in corso.

Il compenso è suddiviso tra il lordo e il netto, e in questa guida esploreremo entrambi, oltre a discutere delle diverse voci che influenzano la busta paga di un vigile del fuoco. Nonostante l'importanza del lavoro e i rischi associati alla professione, lo stipendio per i Vigili del Fuoco è relativamente basso. Questo fenomeno caratterizza l'intero settore della Difesa, Sicurezza e Soccorso pubblico, con una disparità che può raggiungere fino a 600 euro lordi rispetto ai salari dei colleghi in altre parti del mondo. I vigili del fuoco (e non solo loro) auspicano che con il prossimo rinnovo contrattuale, che potrebbe portare a aumenti medi di circa 180 euro lordi, si possa affrontare questa disparità riconoscendo uno stipendio più adeguato al rischio connesso al lavoro.

Per quanto riguarda lo stipendio netto di un vigile del fuoco in Italia, esso dipende come quello di tutti gli altri lavoratori dipendenti da diversi fattori, tra cui qualifica, anzianità e compiti svolti. In media, lo stipendio può variare da 1.500 euro al momento dell'ingresso a 3.000 euro netti al mese con l'aumentare della qualifica e dell'anzianità di servizio, inclusi tredicesime, straordinari e altre indennità specifiche.

Per ottenere informazioni più dettagliate, è consigliabile consultare le tabelle stipendiali in vigore dall'1 gennaio 2023 (qui di seguito), che includono anche l'indennità di rischio e l'assegno di specificità. L'ultimo rinnovo contrattuale del triennio 2019-2021 ha comportato un aumento medio lordo di circa 117 euro mensili, comprese le competenze accessorie, con un incremento percentuale del 4,26%. L'incremento solo sul trattamento fisso e continuativo è stato di 90,68 euro medi e lordi.

Resta da attendere il prossimo rinnovo contrattuale previsto tra il 2024 e il 2025 per ulteriori aggiornamenti sugli stipendi dei Vigili del Fuoco. Nel frattempo, le tabelle stipendiali attuali forniscono un quadro delle cifre lordi e annuali, con la necessità di effettuare ulteriori calcoli per ottenere una stima mensile netta, tenendo conto delle detrazioni fiscali.

A questi importi va aggiunta l’indennità di rischio, incrementata dal recente rinnovo per valorizzare - anche a livello retributivo - il lavoro quotidiano dei Vigili del Fuoco italiani riconoscendo le particolari condizioni di rischio in cui questi espletano le loro funzioni tecnico-operative (tabella successiva).

Share: