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Quasi il dieci per cento in più in busta paga: ecco il "bonus Maroni" per chi ritarda la pensione

Quasi il dieci per cento in più in busta paga: ecco il "bonus Maroni" per chi ritarda la pensione

In questi giorni, l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha dato il via libera al tanto atteso "Bonus Maroni," un incentivo mirato ai lavoratori, sia nel settore pubblico che privato, che soddisfano i requisiti per la cosiddetta Quota 103. Questa iniziativa offre loro un'opportunità allettante per rimanere al lavoro e ottenere un vantaggio finanziario considerevole.

Il "Bonus Maroni" si traduce in un aumento salariale equivalente al 9,19% del reddito del lavoratore. Tuttavia, è importante notare che questo importo potrebbe essere ridotto per coloro che già godono di esenzioni contributive. I lavoratori interessati devono inoltre rispettare specifici requisiti di accesso e presentare una richiesta entro il 31 luglio dell'anno precedente per poter beneficiare di questa opportunità.

In pratica, i lavoratori che hanno raggiunto i requisiti per la Quota 103 e decidono di rimanere impiegati possono rinunciare al pagamento dei contributi previdenziali e, in cambio, ricevono un aumento salariale equivalente. Per accedere al "Bonus Maroni," è necessario presentare una richiesta all'INPS, la quale deve essere approvata entro 30 giorni. Questa richiesta può essere compilata online attraverso il sito web dell'INPS o con l'assistenza di un patronato.

Va sottolineato che il valore del "Bonus Maroni" corrisponde al 9,19% del reddito del lavoratore, ma questa cifra può subire una riduzione per coloro che godono di esenzioni contributive. Ad esempio, i lavoratori con un'esenzione del 6% (per redditi compresi tra 25.000 e 53.000 euro) riceveranno un aumento del solo 3,19% invece del previsto 9,19%. Questo aspetto è particolarmente rilevante per i lavoratori con redditi fino a 35.000 euro, poiché i contributi sono stati precedentemente abbassati per incrementare gli stipendi.

Per poter partecipare all'incentivo "Bonus Maroni," il primo requisito fondamentale è soddisfare i criteri di accesso alla Quota 103. L'INPS ha fornito istruzioni dettagliate su come presentare la domanda attraverso un messaggio datato 28 giugno dell'anno precedente. I lavoratori possono presentare la richiesta online utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS, oppure possono fare affidamento sull'assistenza fornita dai patronati.

È importante notare che l'INPS ha stabilito che i lavoratori che hanno presentato una richiesta di rinuncia all'accredito contributivo entro il 31 luglio dell'anno precedente hanno il diritto di richiedere che tale rinuncia abbia effetto "a partire dalla data più presto possibile in cui è possibile applicare la Quota 103."


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