
La riforma fiscale promossa dal governo Meloni si pone all'attenzione pubblica per le rilevanti modifiche che coinvolgono da vicino lavoratori e pensionati. Uno degli provvedimenti più attesi riguarda la detassazione delle tredicesime.
Ma non solo: oltre all'impulso verso la detassazione delle tredicesime, la riforma dovrebbe contemplare anche l'esenzione fiscale per i premi di produzione e gli straordinari, con l'intenzione di sostituire l'attuale sistema Irpef con un'aliquota unificata.
La detassazione delle tredicesime mira innanzitutto ad alleggerire il peso fiscale che grava sui lavoratori. È da sottolineare, tuttavia, che questa misura potrebbe essere circoscritta a specifiche categorie di lavoratori, anziché essere applicata universalmente. Sembra che i principali beneficiari saranno coloro con redditi medio-bassi, mentre chi gode di un reddito più elevato potrebbe non beneficiare di tale agevolazione.
Nel quadro attuale, le tredicesime mensilità vengono garantite secondo i contratti collettivi nazionali specifici e sono erogate nel periodo natalizio, rappresentando un aspetto tradizionale dell'entità salariale annuale. La prospettata detassazione coinvolgerà pertanto coloro che ricevono queste mensilità supplementari, sulla base del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato.
La percentuale di detassazione destinata alle tredicesime non è stata ancora stabilita con certezza, ma si fa cenno a una tassa sostitutiva che potrebbe aggirarsi intorno al 15%, offrendo una prospettiva di alleggerimento delle imposte.
Riguardo ai tempi di attuazione di questa riforma, l'arrivo della detassazione delle tredicesime è previsto all'interno del contesto della Legge di Bilancio 2024. Tuttavia, l'entusiasmo è mitigato dalla necessità di pazientare fino al termine del prossimo anno per vedere concretamente i frutti di queste modifiche. In ogni caso, il governo sta lavorando attivamente per rendere questa prospettiva una realtà già nell'anno corrente, anticipando i tempi previsti.
Un'eventuale attuazione anticipata richiederebbe al governo di individuare risorse finanziarie da destinare a questo fine nei prossimi mesi. Tra le opzioni prese in considerazione figura l'ipotesi di reperire fondi rimasti inutilizzati da altre iniziative, come ad esempio l'Assegno Unico.
Nonostante le incertezze attuali, l'eventualità che questa riforma entri in vigore entro quest'anno potrebbe consentire ai lavoratori con redditi più contenuti di beneficiare di una tassazione agevolata sulle tredicesime già durante il Natale del 2023.