Dal gennaio 2026 l’Assegno sociale subirà un incremento significativo grazie all’effetto combinato della rivalutazione annuale e del rafforzamento dell’incremento al milione previsto dalla legge di Bilancio. La misura, destinata a chi ha compiuto l’età pensionabile e vive in condizioni economiche difficili, potrà raggiungere fino a 770 euro netti al mese per chi soddisfa i requisiti.
L’ASSEGNO SOCIALE OGGI
L’Assegno sociale è riconosciuto a partire dai 67 anni ed è erogato per 13 mensilità. Non richiede contributi versati e l’importo dipende dal reddito personale o familiare. Ha diritto all’importo pieno chi non è coniugato e non possiede redditi, o chi è coniugato con un reddito familiare inferiore a 7.002,84 euro annui nel 2025. In presenza di redditi entro la soglia, la prestazione viene ridotta. L’importo max attuale è di 538,68 euro mensili, non soggetti a tassazione. Al compimento dei 70 anni può essere applicato l’incremento al milione, che porta l’importo fino a 739,83 euro.
GLI AUMENTI DAL 2026
Dal prossimo gennaio scatterà un aumento doppio: rivalutazione annuale e potenziamento dell’incremento al milione.
Le previsioni attuali indicano una crescita dei prezzi tra l’1,4% e l’1,7%. Applicando questa percentuale all’importo 2025 (538,68 euro), l’Assegno sociale salirebbe a:
- 546,22 euro con inflazione all’1,4%
- 546,76 euro con inflazione all’1,5%
- 547,30 euro con inflazione all’1,6%
- 547,84 euro con inflazione all’1,7%
Gli importi saranno definitivi soltanto dopo la conferma ufficiale dell’Istat.
INCREMENTO AL MILIONE POTENZIATO
Nel 2026 la pensione minima dovrebbe attestarsi intorno a 613 euro. A questa cifra si sommano:
– la quota fissa dell’incremento al milione (136,44 euro)
– l’aumento previsto dalla legge di Bilancio (20 euro mensili)
L’importo finale per gli over 70 che soddisfano i requisiti può così arrivare a circa 770 euro netti al mese.
UNO SCENARIO PIÙ FAVOREVOLE PER GLI OVER 70
Il 2026 sarà un anno positivo per i beneficiari dell’Assegno sociale. Rivalutazione e potenziamento delle maggiorazioni permetteranno di contrastare la perdita di potere d’acquisto e offrire un sostegno più adeguato a chi percepisce redditi minimi. Si tratta di un intervento che, pur non risolvendo tutte le criticità del sistema assistenziale, rafforza la tutela degli anziani più fragili.
