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Bonus nuovi nati, l’Inps ora avvisa automaticamente quando puoi richiederlo: cosa cambia per le famiglie

Bonus nuovi nati, l’Inps ora avvisa automaticamente quando puoi richiederlo: cosa cambia per le famiglie

L’Inps ha ampliato le proprie funzioni proattive introducendo un nuovo sistema di avvisi dedicato al Bonus nuovi nati. Dopo l’esperienza positiva con l’Assegno unico, l’istituto estende ora la comunicazione automatica anche al contributo una tantum introdotto dall’ultima legge di Bilancio. I genitori, se in possesso dei requisiti e se hanno dato il consenso ai servizi informativi, riceveranno un messaggio che li invita a presentare la domanda subito dopo la nascita, l’adozione o l’affidamento preadottivo del bambino.

COME FUNZIONA

A partire da questo mese, in occasione dell’arrivo di un nuovo figlio, l’Inps invierà una comunicazione via email per ricordare ai genitori due possibilità: presentare domanda per l’Assegno unico e universale o integrarlo in caso di altri figli a carico, e richiedere il Bonus nuovi nati, se l’Isee minorenni è entro la soglia prevista. Si tratta di un avviso automatico che anticipa i tempi, aiutando i nuclei familiari a non perdere la finestra utile per ottenere il beneficio economico.

A CHI ARRIVA LA COMUNICAZIONE

Il messaggio viene inviato solo a chi ha aderito ai servizi proattivi Inps, fornendo il consenso alle comunicazioni personalizzate. L’adesione può essere effettuata nell’area personale MyINPS, sezione “Contatti e consensi”, dove è presente l’opzione dedicata ai servizi informativi anticipatori.

IL MODELLO DELL’ASSEGNO UNICO

Il nuovo meccanismo replica quello introdotto nel 2023 per l’Assegno unico: anche in quel caso l’istituto avvisava automaticamente i genitori della nascita del bambino, invitando a presentare o aggiornare la domanda. Il Bonus nuovi nati segue la stessa logica, rendendo più immediata la fruizione delle misure di sostegno.

COS’È IL BONUS NUOVI NATI

Il contributo, previsto dalla legge di Bilancio, consiste in un sostegno economico una tantum da 1.000 euro destinato ai nuclei con figli nati, adottati o affidati in via preadottiva dal 1° gennaio 2025. L’obiettivo è offrire un aiuto immediato per le spese sostenute nelle prime settimane di vita del minore o nelle fasi iniziali dell’ingresso in famiglia.

CHI PUÒ FARE DOMANDA

Possono richiedere il bonus i cittadini italiani, i residenti UE e i cittadini di Paesi terzi titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo o altre autorizzazioni previste. Il genitore richiedente deve essere domiciliato in Italia e possedere un Isee minorenni non superiore a 40.000 euro. L’importo non concorre alla formazione del reddito e quindi non è soggetto a tassazione.

FONDI A DISPOSIZIONE

Per il 2025 la misura dispone di 330 milioni di euro, cifra che salirà a 360 milioni nel 2026. L’Inps ha l’obbligo di monitorare mensilmente l’andamento della spesa e comunicare i dati ai ministeri competenti.

CHI PUÒ PRESENTARE LA DOMANDA

La richiesta può essere presentata entro 120 giorni dalla nascita, adozione o affidamento preadottivo da uno solo dei genitori, scelto in via alternativa.

Se i genitori non convivono, il diritto spetta a quello che vive con il bambino. In caso di genitore minorenne o impossibilitato ad agire, la domanda va inoltrata da chi esercita la responsabilità genitoriale o dal tutore.

MODALITÀ DI RICHIESTA

La domanda deve essere inoltrata per via telematica attraverso l’apposito servizio online. In alternativa è possibile utilizzare l’app Inps Mobile, contattare il Contact Center multicanale oppure rivolgersi ai patronati per ricevere assistenza nella compilazione.

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