La Sicilia punta ad attrarre nuovi residenti e a favorire il rientro di lavoratori e pensionati emigrati all’estero. La Commissione Bilancio dell’Ars ha approvato una norma che introduce uno sconto Irpef del 50% per chi trasferisce la residenza nell’Isola e sceglie la Sicilia come domicilio fiscale stabile. L’obiettivo è contrastare lo spopolamento, rilanciare il mercato immobiliare e intercettare il nuovo mondo del lavoro agile.
SOLDI PER TRASFERIRSI IN SICILIA
Il provvedimento si inserisce in un contesto demografico particolarmente critico. Secondo le analisi Svimez, la Sicilia rischia di perdere 859.000 abitanti entro il 2050, pari a un calo del 18% della popolazione. Da qui l’esigenza di misure capaci di richiamare chi è partito e stimolare nuovi insediamenti.
La norma prevede un rimborso del 50% dell’Irpef dichiarata e versata da lavoratori dipendenti, assimilati e pensionati che rientrano dall’estero e trasferiscono la residenza nell’Isola. Per accedere all’agevolazione è necessario acquistare o ristrutturare un immobile in un Comune siciliano entro 12 mesi dal trasferimento, mantenendone la proprietà fino al 31 dicembre del secondo anno successivo.
L’agevolazione dura tre anni, ha un tetto massimo di 100.000 euro l’anno e non può essere cumulata con altri regimi agevolati. Secondo la Ragioneria regionale, la misura è autofinanziabile, poiché l’arrivo di nuovi residenti aumenterebbe le entrate Irpef della Regione, da cui verrebbe prelevata solo una parte per finanziare il beneficio.
SICILIA FRA SMART WORKING E NOMADI DIGITALI
La norma punta anche a sfruttare il nuovo scenario del lavoro agile. Oggi molte aziende, soprattutto internazionali, consentono di lavorare da remoto: una condizione che potrebbe favorire il rientro in Sicilia di migliaia di professionisti residenti all’estero, senza rinunciare al proprio impiego.
L’incentivo è rivolto anche ai nomadi digitali, lavoratori altamente qualificati che possono svolgere la propria attività ovunque, purché ci sia una connessione stabile. Costi più bassi, qualità della vita e vantaggio fiscale potrebbero rendere la Sicilia un hub ideale.
Le stime della Regione prevedono 50 nuovi residenti nel 2026, 100 nel 2027 e 50 nel 2028. Numeri contenuti, ma considerati l’inizio di un percorso più ampio.
DOPPIO INCENTIVO PER TRASFERIRSI IN SICILIA
Chi decide di trasferirsi potrebbe beneficiare anche delle iniziative legate alle “Case a 1 euro”, che permettono di acquistare immobili a prezzo simbolico, con l’obbligo di ristrutturazione. Un’opportunità che, unita allo sconto Irpef, può rendere ancora più conveniente il trasferimento nell’Isola.
SPOPOLAMENTO IN SICILIA
Lo sconto Irpef si inserisce in una strategia di contrasto allo spopolamento. Secondo Svimez, il Mezzogiorno potrebbe perdere 3,5 milioni di residenti nei prossimi 25 anni, pari al 77% del calo demografico previsto per l’intera Italia. La Sicilia scenderebbe dagli attuali 4,8 milioni a 3,9 milioni di abitanti entro il 2050. Un declino dovuto alla bassa natalità e alla continua emigrazione verso il Nord e l’estero.
La misura appena approvata mira a invertire questa tendenza, offrendo un incentivo concreto a chi desidera rientrare e a chi valuta la Sicilia come nuova casa.
