
La busta paga di agosto è una delle più particolari dell’anno. Complice il periodo estivo e alcune specificità del calendario fiscale, l’importo può risultare differente rispetto a quello percepito nei mesi precedenti. Per molti lavoratori dipendenti, lo stipendio di agosto arriva tra la fine del mese e i primi giorni di settembre, proprio al rientro dalle ferie. E non sempre con buone notizie.
FERIE E VOCI ACCESSORIE: PERCHÉ LO STIPENDIO PUÒ ESSERE PIÙ BASSO
Anche se le ferie sono retribuite al 100%, non sempre comprendono tutte le voci accessorie normalmente presenti in busta paga, come straordinari, indennità di turno o premi di produttività. Tali componenti, legate all’effettiva attività lavorativa, vengono generalmente escluse durante le assenze, salvo diverse previsioni contrattuali. Ne può derivare un netto mensile più basso, anche se legittimo.
Secondo la Cassazione (sentenza n. 13425/2019), la retribuzione delle ferie deve includere tutti gli elementi stabili e continuativi, ma può escludere quelli occasionali. Il principio europeo prevede comunque che le ferie siano retribuite in modo congruo, senza riduzioni eccessive che ne svuotino il significato.
CONGUAGLIO IRPEF IN ARRIVO: RIMBORSI O TRATTENUTE IN BUSTA PAGA
Per molti lavoratori, la busta paga di agosto coincide anche con il conguaglio fiscale legato alla dichiarazione dei redditi. Chi ha presentato il modello 730/2025 indicando il datore di lavoro come sostituto d’imposta, vedrà direttamente nel cedolino un rimborso o una trattenuta, a seconda della propria situazione fiscale.
Nel dettaglio, il conguaglio avviene ad agosto per chi ha inviato la dichiarazione tra il 21 giugno e il 15 luglio. Chi ha trasmesso il 730 entro il 20 giugno ha invece già ricevuto eventuali rimborsi nella busta paga di luglio.
In generale, chi ha una sola Certificazione unica e poche variazioni rispetto all’anno precedente può aspettarsi un credito Irpef, legato a detrazioni per familiari a carico, spese sanitarie, interessi su mutui o altri oneri deducibili. Il conguaglio può includere anche l’ex bonus Renzi da 100 euro, se non già riconosciuto mensilmente.
Diversa la situazione per chi ha più CU o redditi da datori di lavoro diversi: in questi casi è più probabile un debito d’imposta. La somma da restituire può essere trattenuta in un’unica soluzione oppure in più rate, con scadenza massima fissata a novembre 2025.
COME VIENE PAGATO IL FERRAGOSTO
Il 15 agosto è una delle festività nazionali previste dalla normativa. Chi non lavora in quella giornata riceve comunque la retribuzione giornaliera piena. Chi invece è in servizio ha diritto a una maggiorazione prevista dal proprio contratto collettivo nazionale.
In alcuni settori, oltre al compenso extra, è previsto anche il recupero della giornata con un riposo compensativo. In altri casi la maggiorazione viene corrisposta solo in forma economica. È consigliabile consultare il proprio CCNL o l’ufficio del personale per conoscere i dettagli specifici.
CONCLUSIONI: UNA BUSTA PAGA DA ANALIZZARE CON ATTENZIONE
La mensilità di agosto presenta diverse variabili che possono influenzare l’importo netto percepito. Tra conguaglio Irpef, ferie, voci accessorie escluse e festività, è importante verificare con attenzione il contenuto del cedolino per comprendere eventuali scostamenti rispetto ai mesi precedenti. Un controllo puntuale può evitare incomprensioni e aiutare a gestire meglio il proprio bilancio personale.