
Pensioni, cambiano le aliquote Irpef e anche le addizionali comunali: per alcuni sarà una buona notizia, per altri un po' meno. In diverse municipalità italiane, infatti, i pensionati sperimenteranno interventi piuttosto controversi: un "togli e dai" che scontenterà più di un percettore dell'assegno Inps. Nei comuni in cui è stata aumentata l'addizionale comunale infatti, è previsto l'inizio dell'applicazione dell'acconto sull'Irpef comunale, portando a una riduzione degli importi complessivi delle imposte. Questo cambiamento implica l'applicazione dell'acconto sull'imposta comunale, contribuendo così a ridurre l'onere fiscale per i pensionati. Se da un lato ci sarà quindi un aumento dell'imposizione fiscale, dall'altro ci sarà una riduzione.
È da sottolineare comunque che l'incremento del 5,4% sulle pensioni, avvenuto già a partire da gennaio grazie alla rivalutazione inflazionistica, ha portato un aumento sostanziale delle entrate per i pensionati. Inoltre, ad aprile entreranno in vigore le nuove aliquote dell'Irpef, che potrebbero influenzare ulteriormente la situazione fiscale dei pensionati. Le addizionali Irpef, trattenute dai cedolini in rate uguali secondo le procedure consolidate, sono determinate dalle aliquote stabilite dalle Regioni e dai Comuni. Eventuali modifiche alle aliquote da parte degli enti territoriali verranno applicate a partire da marzo 2024, con conseguenti aggiornamenti degli importi delle addizionali.
Tra le città che hanno incrementato l'addizionale comunale, spiccano Napoli e Palermo. Napoli vedrà un aumento dall'0,9% all'1%, mentre a Palermo si registrerà un incremento più modesto, passando dall'0,95% all'1%, con ulteriori aumenti pianificati nei prossimi anni fino al 2031. Per quanto riguarda la rivalutazione delle pensioni, l'indicizzazione in base all'inflazione a partire da gennaio ha portato a aumenti differenziati, con una progressiva riduzione dell'indicizzazione per i trattamenti più elevati. Inoltre, l'impatto dell'Imu sarà mitigato quest'anno dall'entrata in vigore della prima fase della riforma fiscale, che limiterà il prelievo fino a un massimo di 20 euro al mese. Le modifiche delle aliquote Irpef a partire da aprile comporteranno un adeguamento nei cedolini relativi ai mesi precedenti, con un effetto di conguaglio per i pensionati. Questo si tradurrà in un bonus aggiuntivo per i pensionati, che potrebbero vedere un aumento nel loro cedolino di oltre 60 euro. In conclusione, per la gran parte dei pensionati l’assegno sarà più alto grazie alla riduzione dell’Irpef che compensa ampiamente gli aumenti delle addizionali comunali.